Ago 4, 2015 | Uncategorized
Modulo A: I principi fondamentali della Mindfulness
Modulo B: Mindfulness “lavoro-correlato”: come gestire lo stress e i conflitti nel luogo di lavoro
DOCENTE
Renato Mazzonetto
Laureato in Filosofia all’Università al Padova
è docente ai Master in Mindfulness Based Therapy per conto di Is.I.Mind, Istituto Italiano per la Mindfulness di Verona, del Centro di Psicologia Clinica di Pescara e dell’Istituto di Scienze Cognitive di Cagliari.
Collabora con vari enti e associazioni in Italia e all’estero per attività di ricerca nel campo della riduzione dello stress in ambito lavorativo.
È il rappresentante ufficiale per l’Italia del “Kagyu Samye Ling”, il primo centro di Buddhismo Tibetano in Occidente ed è il presidente dell’associazione umanitaria “ROKPA ITALIA” Onlus.
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Lug 30, 2015 | Benessere, Famiglia
Molto spesso i due termini isolamento e solitudine vengono associati, se non addirittura confusi.
Facciamo quindi un po’ di chiarezza.
Che cos’è l’Isolamento?
La cosa fondamentale da considerare che chi si isola non è per forza costretto e il più delle volte non si sente solo.
Infatti, questa situazione, può essere dettata da un’esigenza cercata direttamente dalla persona stessa.
Un esempio è dato da chi utilizza internet o il virtuale in generale.
Le persone tendono così a sentirsi partecipe di un mondo non reale per trasformarsi così nel vero mondo di riferimento.
Anche le situazioni di alcool e droga portano ad un isolamento “sereno”. L’isolamento porta a innalzare una barriera tra il soggetto e gli altri.
Isolamento quindi come situazione ‘creata’ dal soggetto.
Che cos’è la solitudine?
Per assurdo ci si può sentire soli anche se si è circondati costantemente da numerose persone.
La solitudine è una condizione psicologica che porta a vivere situazioni di disagio molto forte:
- sofferenza
- incapacità di confronto
- paura del giudizio
- depressione
Superarla non è impossibile; è necessario entrare in relazione con se stessi per capire cosa ci porta a sfuggire dal rapporto con gli altri.
Due aspetti della nostra società ben radicati, nei quali ognuno di noi ha avuto occasione di provare una o l’altra condizione di isolamento e solitudine, indistintamente dalla classe sociale o dall’età.
Dal bambino all’anziano, isolamento e solitudine si nutrono indistintamente del nostro disagio quotidiano.
E’ bene non sottovalutare questi due aspetti che sono un segnale chiaro di un disagio che va affrontato con i giusti mezzi a disposizione.
Se vuoi approfondire l’argomento di isolamento e solitudine o altri, registrati e sarai contattato al più presto.
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Lug 20, 2015 | Benessere, Salute
Se fossimo in grado di gestire la direzione dei nostri pensieri e fossimo in grado di ‘pilotare’ le emozioni in modo costruttivo, il nostro vivere quotidiano migliorerebbe notevolmente, sia a livello personale che professionale, vero?
Ebbene, esiste la possibilità di allenare la mente e prepararla alla gestione delle emozioni e dei comportamenti, al fine di ottenere NOI il controllo di noi stessi, e non le nostre cattive abitudini invalidanti.
Pensate a come migliorerebbero le nostre relazioni, sia professionali che affettive, oppure come riusciremmo ad gestire meglio i nostri comportamenti, soprattutto quelli limitanti, che non ci permettono di evolvere verso un obiettivo che vorremmo realizzare.
E’ solo questione di allenare la mente!
Ansia, pensieri negativi, paura, insicurezza: sono i nostri nemici che ci impediscono di essere felici e ci bloccano in ogni situazione della vita.
Mindfulness è riuscire a gestire la propria consapevolezza (dei pensieri, delle emozioni e quindi dell’azione) portando la nostra mente a divenire nostra alleata e non una scheggia impazzita, senza controllo.
Essere in grado di riconoscere un pensiero limitante, sul nascere, e modificarlo, limitarlo, contenerlo a nostro favore, rivoluzionerà immediatamente il corso dei nostri comportamenti, modificando così a nostra scelta, la direzione delle nostre azioni e del nostro quotidiano, migliorando così la nostra vita.
Vuoi capire come allenare la mente per trarne vantaggio?
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Lug 7, 2015 | Uncategorized
Corso di primo livello
L’IPNOSI IN AMBITO PSICOSOMATICO
Dalla comunicazione al percorso clinico col paziente
Padova, 3 e 4 ottobre 2015 ore 10-‐18,30
c/o Costruttivamente – Via Chiesanuova, 242/2
DOCENTI
Luisa Merati – Medico Chirurgo, specialista in Psicologia Clinica, Ipnoterapeuta, Psicoterapeuta a Indirizzo Psicosomatico, didatta AP-CMP (S.I.M.P)
Flavia A. R. Barbagelata – Medico Chirurgo, Psicosomatista, Esperta in Ipnosi didatta AP-CMP (S.I.M.P)
Tutor d’aula corsi ipnosi
Carlotta Di Giusto – Ipnoterapeuta, psicoterapeuta Costruttivista
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Giu 11, 2015 | Benessere, Salute, Sport
Mental Training, 5 modi per aiutarti a vincere nello sport
Ti sei mai chiesto come può fare un maratoneta a mantenere la concentrazione ed evitare le distrazioni prima di una prestazione sportiva?
E Valentino Rossi prima di una gara?
Come si può creare la perfetta coesione di una squadra di basket prima della partita più fondamentale del campionato?
Fare squadra non è solo provare e riprovare gli schemi in allenamento ma trovare nel gruppo le motivazioni per renderlo vincente.
I grandi professionisti, gli amatori e i giovani che praticano sport hanno in comune l’obbiettivo di migliorare le loro prestazioni. Il Mental training o allenamento mentale è una opportunità se non una necessità per gli atleti a tutti i livelli, per capire e controllare gli spetti psicologici che possono influenzare, negativamente o positivamente, la propria prestazione sportiva.
Ma quali sono le tecniche da utilizzare per vincere nello sport?
- rilassamento: da utilizzare per ottenere uno stato di tranquillità necessaria per avere la perfetta consapevolezza della condizione fisica e gestire possibili sintomi di stress e per creare i presupposti di una perfetta concentrazione
- definizione degli obiettivi: capire e determinare gli obiettivi è una chiave di successo per ottenere un miglioramento dell’impegno e della prestazione. E’ Importante definire obiettivi raggiungibili perché porre un obiettivo troppo elevato troppo semplice crea un atteggiamento negativo. Gli obiettivi dovranno essere graduali e monitorati nel tempo.
- visualizzazione: vivere mentalmente una situazione permette di gestire l’ansia, migliorare la concentrazione, contenere le emozioni, migliorare la fiducia e l’autostima, aumentare la padronanza del proprio corpo, controllare situazioni di sofferenza e dolore
- dialogo interno: creare un meccanismo mentale nel quale ci si confronta con se stessi permette di rispondere prontamente ai pensieri e alle domande che inevitabilmente giungono alla mente di un atleta. “Tieni duro! Manca poco! Peccato la prossima volta andrà meglio” sono frasi che un atleta dovrebbe “dirsi” per aiutarlo e facilitarlo
- biofeedback: necessaria per capire eventuali sintomi del nostro corpo ed intervenire prontamente porta ad un miglioramento della frequenza cardiaca e della tensione muscolare per superare le difficoltà
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Percorso per atleti che mira a trovare un atteggiamento mentale vincente e migliorare la prestazione attraverso tecniche di visualizzazione guidata e mental training
6 incontri individuali di un’ora
puoi leggere anche l’articolo della Gazzetta dello sport che parla di mental training